Ruolo da protagonista per il video nella maestosa scenografia di Eurovision 2019 a Tel Aviv. Il merito è dei nuovi server disguise vx4, da poco lanciati sul mercato, e dei potenti server 4x4pro, ormai una costante nelle grandi produzioni internazionali. L’attesissimo show si è svolto lo scorso maggio, contraddistinto dall’audace slogan “Dare to Dream” (“Abbiate il coraggio di sognare”) e da una sfida canora a livello mondiale che ha portato ben 26 paesi a salire sul palcoscenico.
La 64esima edizione dell’amato contest, che si è svolto al centro fieristico Expo Tel Aviv, vantava una superficie di ben 250 metri quadrati di schermi LED ad alta risoluzione per un palco a forma di diamante, supportato da una parete LED di 36 x 12 metri ad alta risoluzione composta da 12 schermi indipendenti, tutti forniti da PRG. Il palcoscenico di quest’anno è stato illuminato da oltre 16,998,976 pixel diventando il set con la più alta risoluzione LED nella storia dell’Eurovision.
Il manager di produzione del contest, Ola Melzig, e il capo della tecnologia video e stage, Shay Bonder, si sono avvicinati a disguise perché cercavano un sistema di server in grado di elaborare l’enorme quantità di dati necessari per un progetto di grandi dimensioni come quello realizzato.
«Con più di 50 spettacoli dal vivo andati in scena in rapida successione, supportati da vari oggetti tecnologici, tra cui video proiettori per grandi schermi e grandi quantità di prodotti a LED, avevamo bisogno di un potente sistema che offrisse funzionalità di editing multi-station», spiega Shay.
«La più grande sfida per noi era fare una pre-programmazione il più accurata possibile per poi operare in perfetta sincronia, senza problemi. Il software Designer di disguise ci ha permesso di pre-programmare con telecamere e automazioni – i registi hanno effettivamente mostrato agli operatori delle telecamere i render direttamente dai computer sui quali era installato Designer – e anche di programmare una traccia in timeline mentre l’altra era in riproduzione, più la potenza di trasmettere facilmente i contenuti agli schermi DMX e una veloce calibrazione dei proiettori», aggiunge.
«Il sistema disguise è parte integrante del processo creativo in quanto ci permette di testare contenuti video e angoli delle telecamere già durante la pre-programmazione e cambiarli in base alla nostra visione dello show», conclude Shay.
Peter Kirkup, il manager disguise per le soluzioni tecniche, ha lavorato insieme a Shay Bonder per dargli supporto nel processo di progettazione del sistema. Il team ha richiesto 6 server vx4 e 2 server 4x4pro.
«La gamma pro dei server disguise è stata progettata per riprodurre contenuti video molto pesanti su superfici di grandi dimensioni», ha dichiarato Peter. «Grazie alla tecnologia VFC, i server vx4 e 4x4pro ci hanno permesso di gestire show grandi come questo con un minor numero di server e minori rischi, facendo inoltre risparmiare spazio, tempo, setup e costi di gestione.»
I server vx4 sono stati usati come Pure Master ma anche per l’output slave e per il backup. I server 4x4pro sono stati utilizzati per aggiungere elementi grafici e per il backup. I vx4 erano tutti forniti delle schede HDMI 2.0 VFC, mentre per i 4x4pro sono state utilizzate le schede Quad-DVI VFC. disguise ha recentemente lanciato i nuovi vx4 che vantano più spazio di archiviazione e un nuovo array di unità NVME RAID.
«La struttura di questo sistema si basa sulla sicurezza che il margine di prestazione sia sufficiente per il progetto», afferma Jamie Sunter, support specialist di disguise. «Il sistema ha gestito in modo fantastico questo imponente progetto che prevedeva uscite ad alta risoluzione, un gran numero di oggetti di scena per tutti i diversi atti, oltre a 400+ universi Art-Net in uscita. Molto vantaggioso è stato lo spazio di archiviazione del vx4, più grande degli altri server, che ha evitato al team di eliminare le vecchie versioni dei file di progetto durante le prove.»
I server disguise ricevevano l’LTC (linear timecode), assicurando che le cue principali fossero azionate nel momento giusto. Gran parte della programmazione è stata completata prima dell’inizio degli eventi a Tel Aviv, utilizzando il software r15.3 di disguise per pre-visualizzare l’intero spettacolo e ordinare in sequenza tutti i contenuti.Il team ha usato la funzione Visualiser Camera di disguise e quindi ha mappato virtualmente e ordinato in sequenza ogni telecamera che riprendeva secondo le richieste dei registi. In seguito il progetto è stato trasferito dai computer con Designer ai server usati per lo show.
«È stato di grande effetto perché per la prima volta i direttori delle telecamere hanno avuto la possibilità di vedere in che modo tutte le loro riprese sarebbero apparse ad ogni canzone, e quindi inviare i rendering agli incaricati, semplicemente registrando il palco», spiega Shay.
«Avevamo un modello 3D completo del palcoscenico ma anche dei posti a sedere, quindi era una rappresentazione realistica. Avevamo anche tutti i caratteristici oggetti di scena e schermi in movimento dei singoli paesi, quindi sembrava esattamente come sarebbe stato nella realtà. Da lì, i ragazzi hanno utilizzato il modulo OSC in disguise per inviare le posizioni della telecamera a WYSIWYG. Ciò significa che il team luci aveva a disposizione anche queste pre-visualizzazioni del punto di vista della telecamera e poteva vedere come sarebbe stato il design completo di tutti gli elementi.»
Per le attività di programmazione e di operazione c’era Gwilym Huws, specialista del workflow presso Bild Studios: «Il set di funzioni di disguise rendeva molto più semplici e potenti molti elementi della produzione pre e in loco. È stato particolarmente utile per scambiare gli oggetti di scena quando necessario, così come lo Screen Position Layer, affinché la mappatura fosse corretta. Anche i contenuti autogenerativi come radar e strobo sono stati utilizzati per animazioni dello spettacolo sulla passerella».
Ola Melzig, manager di produzione di Eurovision, conclude: «I contenuti video, i LED su larga scala e la mappatura della proiezione sono stati elementi chiave dello spettacolo di Eurovision e sono felice di aver portato questo show ad essere di nuovo così incredibile nell’edizione di quest’anno».
«Per la prima volta abbiamo utilizzato i server vx4 e 4x4pro di disguise e fatto ricorso al loro team di supporto, incluso Jamie Sunter, e siamo rimasti estremamente impressionati. Con così tanto da integrare, elaborare e creare, le macchine e le persone hanno fatto un lavoro fantastico».
Dalla commissione alla consegna, il team di supporto di disguise è stato coinvolto in tutti gli aspetti del progetto video, come afferma Shay: «Il loro supporto è stato sorprendente. Prima del setup direttamente in sede, disguise ci ha fornito un account Slack online, sul quale hanno risposto a qualsiasi domanda avessimo sul setup della venue. Jamie ha verificato sul posto la stabilità del sistema durante tutto il processo di produzione e ci ha aiutato con tutto ciò di cui avevamo bisogno».
All’Eurovision 2019 si sono sfidati 26 paesi. La finale, da cui è uscita vittoriosa l’Olanda, è stata trasmessa in diretta a 200 milioni di spettatori in Europa e in tutto il mondo.
Oggi, nel mondo, disguise è il media server allo stato dell’arte.