A cura di Joe Bleasdale, Associate Product Manager.
Quella seguente è la terza di una serie di micro-lezioni volte a focalizzare l’attenzione su elementi differenti del kit di strumenti messo a disposizione da disguise per le produzioni.
La seconda lezione analizzava i content template. Nella prima lezione sono state analizzate le migliori pratiche del workflow 3D e dei diversi processi di calibrazione del proiettore. Questa terza lezione esamina l’applicazione pratica di diversi tipi di mapping da utilizzare in combinazione con i workflow 3D.
Mapping statico
Si parla di mapping statico quando l’oggetto e il contenuto video sono fissati insieme: questo significa che, se lo schermo si muove, il contenuto del video rimarrà fisso sullo schermo stesso, come se fosse una cornice contenente una foto.
Un mapping statico di solito utilizza proprietà come dimensioni, ritaglio e adattamento dello schermo per controllare come viene campionato un contenuto che non è pixel perfect. È importante notare che, quando gli schermi vengono ruotati, ruota anche il contenuto grafico.
Mapping dinamico
Il mapping dinamico può essere considerato significativamente più potente del mapping statico quando viene usato nel modo corretto. Dove il mapping statico fissa contenuti allo schermo, il mapping dinamico posiziona i contenuti in uno spazio 3D, e solo gli schermi assegnati che ricadono all’interno della sua sezione sono influenzati da esso.
Un beneficio significativo di questa tipologia di mapping è che gli schermi possono muoversi liberamente all’interno della sezione del mapping e possono ri-campionare i contenuti video in tempo reale, permettendo una completa integrazione con i sistemi di tracking e di automazione senza alcuna interruzione.
Uno svantaggio della mappatura dinamica è che il contenuto può deformarsi se non viene utilizzato il giusto tipo di mappatura per lo scenario più adatto.
È importante notare che lo schermo ruotato ha un leggero allungamento dei pixel, mentre gli altri due schermi (che rimangono paralleli alla mappatura) non hanno allungamento di pixel.
Combinazione delle due tipologie di mapping
In alcune situazioni può essere funzionale combinare insieme mapping statico e mapping dinamico. Ad esempio, quando si desidera visualizzare un’immagine su uno schermo in ogni momento – come un logo aziendale – ma nel contempo c’è la necessità di muovere lo schermo con un mapping dinamico per cambiare lo sfondo dietro l’immagine stessa, a seconda di dove lo schermo si trovi nello spazio 3D. In questo caso, è possibile utilizzare il mapping statico per l’immagine e il mapping dinamico per lo sfondo: l’immagine resterà fissa mentre lo sfondo cambierà in base ai movimenti dello schermo.
Mapping statico e dinamico hanno ciascuno i propri utilizzi e ci sono situazioni in cui il mapping statico è più funzionale di quello dinamico e viceversa.
È fondamentale utilizzare il giusto processo di mapping per evitare che il team responsabile della creazione dei contenuti perda tempo e risorse.
Bisogna sempre fare attenzione a scegliere il tipo di mappatura più adatto per la situazione del momento; in caso contrario il contenuto potrebbe non essere adattato correttamente agli schermi o apparire con risoluzione e proporzioni errate.
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