A cura di Joe Bleasdale, Associate Product Manager.
Quella seguente è la seconda di una serie di micro-lezioni volte a focalizzare l’attenzione su elementi differenti del kit di strumenti messo a disposizione da disguise per le produzioni.
Questa seconda lezione analizza i content template (prima lezione: Il Workflow 3D).
Perché usare un content template? Un content template è una rappresentazione 2D di un oggetto 3D che può sia essere stato renderizzato da una mappa UV o da un’applicazione editor di immagini come Photoshop. Normalmente i content template vengono generati nella fase di pre-produzione e offrono al visual motion designer un pannello sul quale disegnare, da colorare e riempire utilizzando un editor video come After Effects. Il contenuto video può quindi essere codificato e formattato per la riproduzione nel server disguise.
Ora spiegheremo come creare un content template. Prima di creare un content template, è necessario un riassunto sulla modellazione e sul texturing. In un software per l’editing di oggetti, come Blender, è possibile creare un oggetto 3D e una mappa UV. La mappa UV include vertici, spigoli e facce compresi in uno spazio UVW; ogni selezione è correlata a un oggetto 3D in uno spazio XYZ e viene scomposto un oggetto 3D per generare una mappa UV. Per esempio, una cupola può essere scomposta per formare un emisfero, oppure un cubo può essere scomposto per formare una rete (reticolo di 6 quadrati).
Un principio chiave da considerare è la relazione tra una mappa UV e un content template. Una mappa UV è costruita tramite vettori e un content template è costituito da pixel. Lo spazio vettoriale è normalizzato nei valori 0 e 1 mentre lo spazio pixel è variabile.
Per la proiezione la mappa UV è curvilinea mentre per il LED la mappa UV è rettilinea. Il content template è limitato dall’uscita dell’hardware e questo induce a chiedersi: quali altri contenuti di workflow sono disponibili per gli animatori?
After Effects consente il trasferimento di contenuti video tra composizioni (progetto video) e plugin esterni, come Youveelizer.
Durante la creazione di un content template sono disponibili ulteriori suggerimenti e accorgimenti. Ad esempio, è possibile renderizzare il template in formato TIF per annullare la creazione di artefatti causati dalla compressione, renderizzare il template in formato SVG per abilitare i workflow vettoriali, etichettare il template per il visual motion designer e salvare la risoluzione del template stesso nel nome del file.
Per saperne di più sul workflow 3D e le mappe UV in disguise, consulta la guida online cliccando qui.