455 mila spettatori, 6 città, 10 date, oltre 300 proiettori ROBE lighting e una selezione delle migliori tecnologie professionali destinate allo show live marcate Robert Juliat, disguise, BlackTrax, Luminex e Wysiwyg: questo è Non Stop Live 2018, ultimo tour di Vasco Rossi iniziato con data zero a Lignano il 27 maggio e conclusosi a Messina il 21 giugno. Per un mese l’amato cantautore ha attraversato l’Italia portando la magia del rock nei cuori dei suoi fan. Un evento di questa portata necessitava delle tecnologie lighting e video più futuristiche presenti sul mercato dello show business. Giovanni Pinna racconta della sua esperienza come lighting designer di questo tour: «All’interno del parco luci c’erano oltre 300 proiettori Robe, forniti dal service BOTW; un mix di MegaPointe, Spiider e LEDBeam 150, che ha avuto un forte impatto emotivo sugli spettatori.» Non Stop Live 2018 riprendeva il concept del design del concerto del 1° luglio 2017 presso Enzo Ferrari Park di Modena. L’evento celebrava i 40 anni di carriera artistica di Vasco, ed è passato alla storia per i suoi 225.000 spettatori paganti, record mondiale per un raduno rock. A Modena il design era semplice, audace e crudo: sia il cantautore che il management volevano che questo look fosse il punto di partenza per quello del tour 2018. Un palcoscenico enorme ma dall’aspetto essenziale e spartano era perfetto per l’esibizione di Vasco, artista carismatico ed esperto performer. Essendo uno spettacolo da stadio, erano necessarie tantissime luci per un grande impatto visivo. L’energia dello show doveva avvolgere il pubblico e per ottenere questo serviva una scena visivamente “piena” per tutto lo spettacolo. I corpi illuminanti sono stati distribuiti uniformemente su tutto il set. Posizionati sul backwall, tra gli schermi – 2 centrali e 4 laterali -, sul tetto e internamente ai 4 satelliti video automatizzati. Il setup luci sul backwall “esplodeva” attraverso le superfici “see through” degli schermi da 8 mm. A completare il design un massiccio allestimento frontale che garantiva “keylights” per tutta la band e un forte impatto di luci per il pubblico. 135 MegaPointe di Robe hanno lavorato duramente per 2 ore e mezza di spettacolo, dimostrando la loro elevatissima qualità. «Sono veramente soddisfatto di questi proiettori incredibili», dichiara Giovanni; «Sono totalmente affidabili anche in condizioni climatiche estreme.» Inoltre, con più di 100 MegaPointe c’era l’imbarazzo della scelta in quanto ad effetti, soprattutto grazie al sistema a doppio prisma, che ha caratterizzato diversi momenti dello spettacolo. Giovanni ha utilizzato 112 Spiider come luce wash principale, distribuendoli praticamente ovunque per illuminare il vasto spazio scenico, le ali PA e la passerella davanti al pubblico. «Spiider e MegaPointe sono proiettori wash e beam affidabili e luminosi, con colori e zoom incredibili», afferma Giovanni. «Permettono di ottenere esattamente ciò di cui si ha bisogno.» Il lighting designer ha inoltre apprezzato lo zoom, la potenza e l’effettistica dei LEDBeam 150, i quali superano le aspettative di chiunque veda in azione questi piccoli proiettori. Distribuiti a terra, i 60 LEDBeam 150 utilizzati per Vasco si sono fatti notare aggiungendo un tocco accattivante all’illuminazione. 8 proiettori, molto presenti in tutto lo show, erano alloggiati sulle torrette verticali che avvolgevano le pedane della band garantendo un’illuminazione selettiva su ogni musicista. Piccoli e discreti, i LEDBeam 150 sono ideali per operare nelle immediate vicinanze degli artisti. Per la pre-visualizzazione dello show, Giovanni ha usato Wysiwyg, ormai uno standard nell’industria del light design. Il software ha permesso un notevole risparmio di tempo e denaro, con tempi di allestimento ridotti, risparmio delle lampade e meno ore di programmazione notturna. Inoltre, Wysiwyg si è interfacciato con BlackTrax, il sistema di tracking che ha permesso di controllare da remoto circa 30 teste mobili del parco luci – frontali, tagli e controluce, MegaPointe e Spiider. BlackTrax utilizza telecamere e rilevatori a infrarossi, posizionabili su oggetti o performer di cui il sistema registra i dati di posizione processati dallo stesso server di BlackTrax. Questi dati possono essere inviati a un software video o sistemi di terzi per interazioni con contenuti grafici generati in tempo reale. Oppure, come nel caso di Vasco, i dati possono essere trasmessi alla console luci per controllare proiettori motorizzati. I dati raccolti da BlackTrax vengono infatti convertiti in valori DMX di pan e tilt compatibili con la console, permettendo ai proiettori di seguire i performer anche su palcoscenici molto grandi come quello di Vasco. Wysiwyg trasmette informazioni a BlackTrax circa il modello e le caratteristiche dei proiettori consentendo di legarli agli spostamenti dei sensori. È anche possibile, mentre lo spettacolo è in corso, cambiare la quantità e la tipologia di proiettori assegnati a ciascun performer. Per Non Stop Live 2018, il sistema di tracking è stato usato su Vasco, sui due chitarristi e sul bassista che erano liberi di muoversi, sempre illuminati con precisione. Marco Di Febo, BlackTrax specialist, racconta dell’utilizzo di BlackTrax per questa tournée. «È difficile usare followspot standard in show dinamici come quelli di Vasco. Così abbiamo usato BlackTrax per illuminare Vasco e la sua band ad eccezione di batterista, tastieristi e corista che non avevano necessità di muoversi. I sensori di Vasco erano nascosti nella sua giacca e sia lui sia gli altri artisti hanno indossato ciascuno un beacon collegato a 2 stringer scenografati nei vestiti. Gli stringer sono led a infrarossi i cui segnali vengono coordinati dai beacon ai quali sono collegati. Questi segnali a infrarossi vengono poi catturati dalle telecamere BlackTrax e registrati come precisi dati di posizione all’interno del volume monitorato. «Il sistema funziona in modo semplice e agevola notevolmente il lavoro. L’unica problematica con Vasco era legata a delle strutture motorizzate costituite da truss su cui erano montati ledwall e MegaPointe. Questi “pod” si muovevano su assi Y e Z. Per ovviare al problema della zona d’ombra sugli stringer e permettere di rilevare i segnali, abbiamo semplicemente disposto le telecamere BlackTrax su diverse altezze, in punti strategici del palco. In totale sono state utilizzate 14 camere distribuite su diverse altezze, a 4, 8, 12 e 20 metri.» Per l’alimentazione delle telecamere a infrarossi di BlackTrax e per la rete dati BTNet e RTTrPL (protocollo BlackTrax) sono stati usati 2 switch ethernet Gigacore 12 POE di Luminex. Il convertitore Ethernet-DMX8 Mkll dello stesso marchio è stato usato per il merge dell’artnet dalla console e i dati provenienti da BlackTrax per il controllo dei motorizzati. Oltre ai proiettori gestiti da BlackTrax, c’erano anche dei seguipersona standard firmati Robert Juliat, che illuminavano Vasco quando non indossava la giacca in cui erano nascosti i sensori. Ce ne parla Fabrizio Moggio di BOTW. «Come responsabile tecnico di BOTW, una delle mie mansioni era scegliere gli appendimenti e inventare dei supporti per il posizionamento delle luci. Per questo tour abbiamo disposto 4 Merlin di Robert Juliat sulle due torri audio front of house destro e sinistro, sospesi a 10/12 metri su delle piattaforme custom. Durante la mia esperienza lavorativa mi capita sempre di sentire gli operatori followspot che si lamentano e dicono: “Che seguipersona scomodo!”. Nessuno commenta in questo modo quando in tour c’è un Merlin o, per esempio, un Aramis. Questo dice tutto sulla qualità dei seguipersona Robert Juliat; sono prodotti ben bilanciati che agevolano il lavoro dell’operatore.» I contenuti video hanno svolto un ruolo centrale nel tour di Vasco: c’erano tre schermi divisi in due orizzontalmente, di cui uno centrale con rapporto 16:9, largo 18 metri e alto 10 metri, e due laterali da 12×12 metri. Centralmente erano posti anche quattro schermi da 6×4 metri montati sul fronte di quattro “pod”, strutture rettangolari profonde 2 metri che si muovevano orizzontalmente e verticalmente su un sistema di binari montato sul tetto. I contenuti video degli schermi sono stati gestiti grazie ai server 4x4pro e al software Designer, prodotti del marchio disguise oggi utilizzati in tutto il mondo per show di alto profilo. «In tour con Vasco c’erano 2 server 4x4pro di cui uno usato come main e l’altro come backup, forniti dall’azienda belga PRG Belgium», racconta Marco Piva, coordinatore della messa in onda contenuti video, effetti Notch, timeline e video live nonché operatore del server disguise: «Io ho programmato la messa in onda dei contributi video tramite console, mentre Nicholas Di Fonzo si è occupato in primis del progetto video ma anche della parte tecnica di setup server FOH, di timeline disguise e di creazioni effetti Notch, ricoprendo inoltre il ruolo di responsabile video PRG. I contenuti video sono stati forniti da Except e noi, soprattutto durante i live, abbiamo integrato parte di questi con effetti del software Notch. «Per Vasco sono stati scelti i server disguise perché offrono un elevato numero di uscite e, oltre ad essere altamente performanti, erano i più adatti per questo tour. disguise è un marchio affermato nel mondo già da tempo e ora finalmente è arrivato anche in Italia. «Essendoci degli schermi in movimento, è stata molto utile l’interazione di disguise con Kinesys, il sistema di movimentazione. Ricevendo i dati di posizione da Kinesis, disguise ha potuto seguire gli spostamenti degli schermi e adattare i contributi video alla posizione. Avremmo anche potuto utilizzare BlackTrax, che si interfaccia con disguise, ma in questa particolare situazione non era necessario perché non c’erano movimenti particolari.» «Oltre agli effetti custom sulle immagini live ottenute grazie a Notch, ho trovato particolarmente utile Parallel Mapping», spiega Nicholas Di Fonzo; «Questa funzione, abbinata alla possibilità di ricevere informazioni dal sistema di movimentazione Kinesys, ha infatti permesso di gestire in automatico le immagini in base alla posizione fisica degli schermi; in pratica, quando gli schermi si muovevano, il server disguise adattava automaticamente le immagini. Il server riceveva stringhe UDP dal sistema Kinesys, che inviava la posizione Y, Z degli schermi Led in movimento. «Oltre ad essere potente, disguise è affidabile, semplice e veloce. Grazie alla sua interfaccia 3D, che replica lo scenario reale, disguise è lo strumento perfetto per potersi confrontare con tutte le figure professionali che lavorano al progetto come regista, lighting designer, produttore dei contenuti e, in questo caso, anche con chi si occupa delle movimentazioni. Inoltre, disguise ha permesso di risparmiare molto tempo in allestimento perché, lavorando con Designer installato sul mio portatile, ho potuto preparare l’intero progetto per poi semplicemente copiarlo nei server.» Gli ostacoli più grandi per Non Stop Live 2018 sono stati il programma estenuante, che ha richiesto ritmi di lavoro serrati, e l’impianto complesso e di grandi dimensioni. Alla fine, tutte le problematiche sono state superate, anche quelle legate ad un meteo impietoso, e la tournée si è svolta senza intoppi. L’energia di Vasco è travolgente e il suo staff e i suoi fan non si fermano davanti a niente! Noi di RM Multimedia possiamo dirci fieri ed orgogliosi di aver visto i nostri prodotti contribuire al successo di questi meravigliosi concerti. RM Multimedia S.r.l. © Photo: Louise Stickland Lighting designer e operatore console: Giovanni Pinna BlackTrax specialist: Marco Di Febo Direttore tecnico luci e cantiere: Fabrizio Moggio (Capo crew di BOTW) Coordinatore messa in onda contenuti video, effetti Notch, timeline e video live: Marco Piva Setup server FOH, timeline e creazione effetti Notch: Nicholas Di Fonzo Service luci e video: BOTW Service audio: Agorà Scenografia: Claudio Santucci (Gioforma) Direttore di produzione: Riccardo Genovese Direttore video e content creator: Pepsi Romanoff di Except