Lo scorso 15 marzo, ha debuttato la nuova Opera Show La Maschera di Erato presso la Sala Fucine delle Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino. A firmare lo spettacolo è il regista Mario Acampa che ha osato con un format innovativo e inedito in grado di legare insieme le arie più belle della lirica internazionale. Quest’opera emozionante mescola diverse forme d’arte: musica, canto, danza e recitazione, tutto incorniciato dal progetto luci di Giovanni Ricciardi realizzato con i proiettori ROBE lighting forniti da Dada Servizi Musicali.
Prodotto da Fondazione Accademia Perosi, lo spettacolo è nato nell’ambito delle attività del Progetto Diderot della Fondazione CRT e tratta temi attuali quali l’amicizia e la scoperta di se stessi. Protagonisti sono Erato, un giovane mezzo dio e mezzo uomo che vorrebbe essere “normale” per integrarsi con gli umani, e Talhia, una ragazza disposta a rinnegare se stessa per realizzare il sogno di diventare vestale. Per volere degli dei, ciascuno sarà costretto a mettersi nei panni dell’altro e a togliersi la propria maschera, percorrendo così insieme un viaggio alla scoperta di loro stessi che li cambierà per sempre.
La storia mette in luce la paura di essere soli, diversi, giudicati dagli altri e fa riflettere, soprattutto i giovani.
«Ho cercato di tradurre in lighting design l’idea audace di fondo dello spettacolo, che si presenta nel formato dell’Opera Show – afferma Giovanni Ricciardi – quindi con un innovativo connubio tra la tradizione lirica e l’innovazione/attualità del moderno approccio allo show design. Ho cercato di far convivere sul palco le sensazioni intime tipiche del teatro, insieme all’approccio “sanguigno” e all’energia del live.
«Nel realizzare il progetto luci – continua Giovanni – ho collaborato con il regista Mario Acampa con cui è sempre molto bello e facile lavorare, perché credo di poter dire che abbiamo una sintonia innata: il processo creativo è davvero lineare e costruttivo, sia che parta da sue proposte sia che parta da mie idee.
«La sfida era riuscire a creare un prodotto visivamente ricco e di grande impatto, nonostante l’altezza veramente ridotta del palco della venue. Chiaramente l’utilizzo del software Wysiwyg in fase di pre-produzione ha permesso di risparmiare molto tempo in fase di setup e di dedicarci maggiormente all’aspetto creativo.»
Lo spettacolo è andato in scena con 2 repliche giornaliere per 8 giorni, più una replica serale, ed è stato illuminato da un ricco parco luci: 8 MegaPointe, 8 MMX, 16 Spiider, 16 ParFect 150 e 28 LEDBeam 150.
Gli Spiider hanno illuminato il palco, utilizzati quindi prevalentemente per un effetto wash classico keylight/backlight/fill light, ma in alcune scene particolarmente drammatiche ne è stato sfruttato anche l’effetto flower statico come “gobo aereo” per tracciare raggi; i MegaPointe invece sono stati usati principalmente per creare effettistica volumetrica in controluce, con proiezioni di gobo e prismi e, in alcuni casi, anche come traccianti puri dato il loro notevole punch in modalità beam.
Gli MMX hanno arricchito la scenografia del palco con i loro gobo, mentre i ParFect 150 sono stati utilizzati per gli speciali, illuminando alcuni elementi della scenografia, e anche per i tagli sui ballerini. Infine, i LEDBeam 150 sono stati usati sia come wash, per illuminare il pubblico in sala, sia come beam in proiezione nei momenti più “live” dello show.
Quando non impreziosita dai gobo degli MMX in proiezione, la scenografia era mappata utilizzando un proiettore Epson laser EB-L1755U controllato dal software media server Arkaos MediaMaster Pro, utilizzato in fixture mode e gestito dalla console luci, che ha permesso un’integrazione totale della programmazione dello show.
«Il magazzino Dada è praticamente tutto a marchio ROBE – conclude Giovanni – e io sono stato felice di approfittarne: MegaPointe e LEDBeam 150 sono proiettori che mi piacciono veramente tanto. Sono un vero aficionado dei prodotti ROBE e trovo che alcuni modelli, specialmente quelli motorizzati, siano veramente ottimi.»
©RM Multimedia S.r.l.
©Photo: Emanuela Ranucci
Lighting design e console: Giovanni Ricciardi
Service: Dada Servizi Musicali
Supporto ArKaos: Donato Terrameo (Dada Servizi Musicali)
Regista: Mario Acampa
Produzione: Fondazione Accademia Perosi
Venue: OGR Torino
Local Production: Ing. Entilmente di Giuseppe Baldari
Voce narrante: Luciana Littizzetto
Coreografie: Raphael Bianco (Compagnia Egri Bianco Danza)
Musiche dal vivo: Orchestra dei Talenti Musicali di Fondazione CRT (diretta da Maestro Marco Alibrando)
Sito web: http://ogrtorino.it/events/la-maschera-di-erato