Ciao Darwin è tornato con un’ottava edizione indimenticabile, andata in onda con 10 puntate da marzo a maggio 2019, intrattenendo il pubblico di Canale 5 in un susseguirsi di venerdì sera divertenti e fuori dell’ordinario.
Il celebre programma televisivo è stato prodotto da Rti e da Sdl2005 e registrato presso gli studi Titanus Elios di Roma in un’area di circa 1.200 metri quadrati; protagonisti del parco luci sono stati i potenti BMFL Blade di ROBE lighting forniti da MMS Milano Music Service.
In onda dal 1998, Ciao Darwin è condotto da Paolo Bonolis con la compartecipazione di Luca Laurenti. Il titolo e i contenuti della trasmissione richiamano ironicamente la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin.
Il format innovativo, creato in Italia ed esportato all’estero, prevede la sfida tra due squadre che rappresentano due categorie in antitesi; lo scopo è individuare quali siano le caratteristiche migliori per affrontare la perpetua evoluzione della specie umana. Gli sfidanti affrontano dunque prove di abilità, intelligenza e cultura generale le quali tentano di riprodurre, seppure in modo ironico, le dinamiche della selezione naturale teorizzata da Darwin.
Il lighting designer Massimo Pascucci racconta del suo lavoro dietro le quinte per la realizzazione del progetto luci.
«L’illuminazione ruotava intorno ai BMFL Blade di ROBE che sono stati utilizzati come luce chiave e in grande quantità, donando allo studio una “pasta televisiva” di altissimo livello. Utilizzati come luce frontale, con temperatura colore corretta a 4.000K, i BMFL sono stati distribuiti su 2 truss da 12 metri e su tre cerchi concentrici di 14, 10 e 8 metri di diametro.»
BMFL Blade vanta dotazioni da primo della classe che ancora oggi, 4 anni dopo il suo lancio, lo rendono un proiettore irrinunciabile nelle grandi produzioni. Sorgente a scarica da 1.700W, elevato indice di resa cromatica, ampio zoom, miscelazione CMY + CTO, 4 lame sovrapponibili indipendenti e ruota di animazione grafica sono alcune delle caratteristiche che hanno fatto di questo prodotto uno dei best seller del marchio ROBE.
Continua Pascucci: «Oltre a questi 60 BMFL Blade, all’interno del parco luci ne sono stati utilizzati altri 4 come seguipersona grazie al sistema LightMaster.»
Recentemente introdotto da ROBE, LightMaster è un rivoluzionario accessorio che incrementa le potenzialità dei BMFL permettendo di utilizzarli come dei veri followspot.
Montata all’esterno del proiettore questa speciale maniglia è dotata di due fader programmabili individualmente, un pannello di controllo con display touchscreen fornito di 4 jog-wheel programmabili e 10 tasti assegnabili, per un utilizzo completamente personalizzabile e confortevole.
Tasti, jog-wheel e fader permettono all’operatore di utilizzare il BMFL in modo confortevole e di controllare dimmer, focus, iris, colori e altre caratteristiche.
Inoltre, le impostazioni interne del BMFL consentono una totale personalizzazione del comportamento del movimento pan e tilt, aggiustando la fluidità di tensione dei motori.
Conclude Pascucci: «Nel creare l’illuminazione, la sfida era pilotare a distanza l’impianto luci utilizzando esclusivamente proiettori motorizzati sia per gli effetti sia per la luce chiave. Ho apprezzato l’uniformità della luce e l’ottimo range dello zoom dei BMFL: uso da molto tempo i prodotti ROBE e ne sono sempre rimasto soddisfatto.
«Ho lavorato al progetto luci insieme a Davino Daniele, mio collaboratore storico, che ha programmato e gestito l’illuminazione dello spettacolo da console.»
Da oltre 20 anni, Ciao Darwin intrattiene telespettatori di ogni età che desiderano trascorrere una serata divertente insieme a Bonolis e Laurenti, celebre e brillante duo della televisione italiana.
RM Multimedia non può essere altro che soddisfatta di aver illuminato al meglio questa produzione di successo.
© RM Multimedia S.r.l.
© Photo: Luigi Zomparelli
Lighting designer: Massimo Pascucci
Programmazione: Daniele Davino
Service: MMS Milano Music Service
Produzione: RTI (Reti Televisive Italiane S.p.A.), Sdl2005 S.r.l.
Format: Paolo Bonolis, Stefano Magnaghi
Regia: Roberto Cenci
Scenografia: Claudio Brigatti